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Cinema e Moda: dalla Mostra del Cinema alla "Venice Fashion Week"

E' passato poco più di un mese dal termine della 75sima Mostra di Arte cinematografica di Venezia, ma molte immagini dei red carpet del Lido rimangono vivide nella mia mente.


Un motivo è sicuramente il fatto che, proprio in queste settimane,  stanno uscendo al cinema alcuni dei film che mi hanno entusiasmato a Venezia75, come "A star is born" o "Opera senza autore". Altrettanto sicuramente, è stata "colpa" del bellissimo portfolio del fotografo Gianmarco Chieregato, allegato a Ciak di Ottobre, che raccoglie una serie di intensi ritratti dei personaggi visti al Lido. Forse però c'è anche un terzo motivo: la full immersion di "glamour" vissuta nei giorni della Mostra, sembra avere un'onda lunga che coinvolge l'intera città di Venezia, e che finisce col trascinare anche chi, come me,  non è particolarmente appassionato di Moda.


Bianca Balti sul red Carpet (Foto di Rossana Viola per VDV - @rossviola)

A volte si tratta di piccoli particolari, come la gigantografia di Bianca Balti sul Red Carpet, vestita da OVS Arts of Italy con un look ispirato alla Traviata, che incontro tutte le mattine nelle vetrine dell'omonimo negozio in Rio Terà San Leonardo.

Altre volte invece si tratta di grandi eventi, come "Homo Faber", mostra organizzata nella seconda metà di settembre alla fondazione Cini, per mettere in risalto l’eccellenza della produzione artigianale europea, molta della quale legata proprio al mondo della moda. Questa mostra ha messo in luce un artigianato in grado di stupire e di ammaliare, con soluzioni e materiali inattesi, come gli abiti in perle in legno o le creazioni di Karl Lagerfeld completamente ricamate a mano per Chanel. Innovazione che si respira anche a Cà Pesaro, nella mostra dedicata a Fiorucci: una sorta di viaggio negli anni 70 e 80 che va oltre alla moda, toccando costume, cultura, arte e cinema (la mostra è aperta fino al 6 Gennaio 2019.. e merita una visita).


Abito Chanel di Karl Lagerfeld



E soprattutto queste giornate autunnali saranno caratterizzate dai numerosi eventi della Venice Fashion Week, che dal 18 al 27 Ottobre porterà a Venezia, tra l'altro, venti sfilate, tre mostre e un convegno sulla moda slow, green e sartoriale. In attesa di curiosare con la macchina fotografica tra questi eventi, mi sono chiesto quali siano i collegamenti tra il mondo della Moda e quello del Cinema.



Pensavo che le connessioni tra lo schermo e l'industria del fashion fossero relativamente recenti. Niente di più falso. L'epoca in cui le attrici venivano vestite unicamente da laboratori di costumi teatrali o attingevano al proprio guardaroba personale per andare in scena, rimane infatti un remoto ricordo dell'inizio del secolo scorso. Già negli anni 30, I celebri costumisti di Greta Garbo, Marlene Dietrich o Rita Hayworth, risultavano talmente popolari che le copie degli abiti disegnati per i film di queste dive venivano poi vendute in tutti gli Stati Uniti.


Cate Blanchett sul red Carpet (Foto di Rossana Viola per VDV - @rossviola)



E ci potrebbero essere innumerevoli altri esempi di come l'outfit usato da un attore o da un'attrice in una pellicola abbia poi influenzato radicalmente le mode di quel periodo, dal tubino nero di Givency indossato da Audrey Hepburn in "colazione da Tiffany" al look selvaggio di Madonna in "Cercasi Susan Disperatamente" e dalle mise eleganti a pois di "Pretty Woman" alle giacche da uomo indossate da King Basinger in "Nove settimane e mezzo".


Anche se non vengono riconosciuti dal pubblico come celebrities, i costumisti hanno un ruolo fondamentale nel rendere iconici alcuni personaggi dei film. Se ripensiamo ai film presentati a Venezia75, c'erano nomi illustri, come il premio Oscar Milena Canonero (Arancia meccanica, La mia Africa, Dick Tracy), che ha firmato i costumi di "The Sister Brothers" dei fratelli Cohen, Sandy Powell (Shakespeare in love, Orlando, Mary Poppins returns) che ha vestito Emma Stone e Rachel Weisz in "The Favourite" o Mary Zophres (Fargo, Tutti pazzi per Mary, La La land) che ha ideato gli abiti anni 60 di "First Man" di Chazelle e quelli di "The Ballad of Buster Scruggs". A me hanno colpito per l'impatto visivo le mise indossate dalle ballerine di "Suspiria", opera dell'italiana Giulia Persanti (Chiamami col tuo nome), stilista della maglieria per Celine e collaboratrice di Guadagnino in tutti gli ultimi film. E altrettanto intriganti mi sono sembrati gli abiti "sparkly" indossati da Natalie Portman in Vox Lux, di Brady Corbet, disegnati da Keri Langerman e probabilmente ispirati ai costumi di scena di Madonna o Lady Gaga. La Portman, per il red carpet, ha invece scelto Gucci, con un abito dorato, con grandi spalline ad evocare gli anni 80.


Natalie Portman sul red Carpet (Foto di Pietro Gallina)

Sul Red carpet ha spiccato  Naomi Watts,  che ha indossato abiti sempre diversi ma sempre affascinanti che l'hanno fatta sembrare una diva dei tempi d'oro. Così come la splendida Cate Blanchett, quasi eterea nelle creazioni di Armani prive'. Anticonvenzionali e magnetici invece gli outfit scelti da Tilda Swinton che si è presentata sotto la pioggia avvolta in una tunica maculata bianca e rossa di Schiapparelli. 


Tilda Swinton sul red Carpet (Foto di Rossana Viola per VDV - @rossviola)

E sul red carpet non è mancata anche la nostra Michela Gaiofatto con uno dei suoi abiti "Made in Veneto" che disegna e fa confezionare a livello locale da persone con la passione per la moda. Passione che Michela cercherà di trasmettere anche nelle creazioni che sta preparando proprio per la Venice Fashion Week, per la sfilata che si terrà il 26 Ottobre a Palazzo Barbarigo


Il programma completo di Venice Fashion Week è disponibile su:







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