THANASIS VALTINOS A INCROCI DI CIVILTÀ
Sabato 7 Aprile, alla fondazione Querini Stampalia, nell’ambito del Festival “Incroci di Civiltà” si è tenuto un incontro con Thanasis Valtinos, autore greco di racconti, romanzi e sceneggiature per il cinema.
Nato a Kastri, classe 1932, il famoso scrittore greco si è trasferito ad Atene nel 1950 e ha studiato cinematografia. Valtinos, che in ambito letterario ha ricevuto numerosi riconoscimenti, e che è stato più volte Presidente della Società degli Scrittori Greci, oltre che dell’Accademia di Atene, è noto anche nel mondo del cinema per aver vinto a Cannes il premio alla miglior sceneggiatura per “Viaggio a Citera”, scritto in collaborazione con Theo Angelopulos.
Valtinos esordisce al cinema come sceneggiatore nel 1961, con il thriller “Eno sfyze to traino”. Nel 1980 ha anche collaborato alla sceneggiatura dei quattro episodi di “Panagulis vive” una mini-serie televisiva italiana diretta da Giuseppe Ferrara con Marcella Michelangeli (nel ruolo di Oriana Fallaci), e Paola Quattrini, sulla vita del politico rivoluzionario e poeta graco Alexandros Panagulis (andato in onda su RAI 2).
L’incontro con Theodorus Angelopulols risale al 1970, con il film “Reconstruction”, al quale seguono numerose altre collaborazioni: “Days of 36” (1972), “Landscape in the Mist" (1988), "The supsended Step of the Stork" (1991) e il famoso e già citato “Viaggio a Citera (1984).
E proprio a seguito di una domanda proveniente dal pubblico, alla Querini Stampalia, Valtinos ha raccontato alcuni aneddoti sul suo rapporto con il grande regista greco, scomparso nel 2012. Valtinos ha collaborato spesso con Angelopulos. Per un lungo periodo, riferisce lo scrittore, i due hanno discusso assieme ogni sceneggiatura, andandola ad aggiustare e modificare, grazie al confronto congiunto. Racconta che, ad un certo punto della loro collaborazione, vi è stata una forte rottura tra i due. Angelopulos avrebbe “dimenticato” di citare il nome di Valtinos in alcuni lavori, e in seguito Valtinos avrebbe inviato ai media una delle audio-cassette che testimoniavano le lunghe discussioni tra i due sui copioni, andando ad evidenziare come alcune delle idee utilizzate nei film provenissero proprio dallo scrittore.
Ma al di là degli screzi, superati poi da un successivo riavvicinamento, nel racconto dello scrittore greco traspare una grande nostalgia per un periodo molto creativo, che nasceva dal confronto continuo tra due artisti che hanno segnato la storia del cinema e della letteratura. E quale palcoscenico migliore, per raccontarli, della rassegna “incroci di civiltà” che da sempre è alla ricerca di connessioni tra culture, linguaggi e personalità diverse, che dal loro incontro fanno scaturire nuove forme d’arte?
Articolo e Foto di Pietro Gallina